Salve buonasera non so nemmeno io cosa devo scrivere ma lo faccio x mo sfogarmi, nn lo so, allora sn due tre giorni che predo e mi taglio ho tutti graffi sulla spalla ed è uscito anke molto sangue, l’ho rifatto da quando ho parlato con la mia amica, stavamo parlando e poi le ho confessato che mi hanno violentato e lei naturamente è rimasta così ha detto " me lo potevi dire lo andavamo a denunciare!" vabbè, ma poi quando mi arrabbio vado in bagno e mi taglio, perchè? Perchè mi è preso di nuovo questa mania, ho diciamo la spalla tutta piena di tagli, nn sono cm dire pazza, vorrei un consiglio, lo so, forse dovrei andare a parlare cn un psicologo ma ho paura nn voglio dire niente hai miei e poi come dire non si accorgono nemmeno dei tagli ke ho xke avvolte quando metto ke maglie a manico corte un pò si vededono ma nnt vabbè grazie per avermi ascoltato.
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Cara Valentina,
l’autolesionismo è una pratica purtroppo molto diffusa tra i giovani, l’angoscia e la sofferenza interiore spesso si traducono con un attacco al corpo stesso, quasi a distogliere l’attenzione da un dolore più grande, enorme, intollerabile.
Inoltre, subentra una difficoltà a mentalizzare e a simbolizzare le sensazioni negative, quindi si passo all’agito e, di conseguenza, al taglio.
Ad ogni modo, riteniamo che l’esperienza traumatica che hai vissuto vada elaborata in un percorso di terapia, capiamo che non sia facile parlarne con i tuoi genitori, ma se proprio non te la senti di riferire l’episodio puoi dirgli che non stai bene e che hai bisogno di un aiuto. A volte i genitori non riescono a accorgersi della sofferenza del proprio figlio, anche se palesata con dei tagli, anche per un meccanismo di difesa e non per una reale indifferenza, allora è bene essere diretti e parlare chiaramente, siamo certi che sapranno capire e darti una mano.
Un caro saluto!,Valentina, 22 anni,06-11-2014,Disagio emotivo e/o psicologico,cutting